Le malattie infiammatorie della pelle sono molto diffuse e nella maggior parte dei casi i numerosi trattamenti disponibili consentono un miglioramento a breve termine ed un controllo della malattia a medio - lungo termine, ma queste misure non curano la patologia; ecco perchè, negli ultimi anni, la ricerca scientifica sta rivolgendo la sua attenzione all'ambito nutrizionale, per capire se e come un gesto quotidiano come il nutrirsi possa essere sfruttato a vantaggio della qualità della vita di queste persone.
La Psroriasi è una delle malattie infiammatorie croniche della pelle più diffuse: colpisce il 2% della popolazione generale. Mentre la suscettibilità alla Psoriasi è ereditaria, la malattia è influenzata da fattori ambientali come le infezioni e lo stress. I trattamenti comprendono applicazioni topiche (creme, unguenti...), terapie sistemiche (compresse, capsule...) e fototerapia, ma questi approcci non sono esenti da effetti collaterali significativi. La dieta può essere coinvolta nel controllo della malattia: hanno effetti benefici brevi periodi di digiuno e diete a basso consumo energetico, mentre le diete vegetariane e le diete ricche di acidi grassi polinsaturi da olio di pesce hanno dimostrato un miglioramento dei sintomi della Psoriasi. Oltre alle modifiche della dieta, tra cui un aumento di frutta e verdura, gli integratori hanno fornito un supporto contro lo stress ossidativo (vitamine E, C, B2, Zinco e Selenio), aiutato il normale metabolismo energetico (vitamine del gruppo B, Biotina, Magnesio e vitamina C), e favorito il normale funzionamento del sistema immunitario (acido Folico, vitamine A, D e C, Selenio e Rame); è stata inoltre ottimizzata con vitamina C, Lisina e Prolina la formazione di collagene.
La Dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della cute che si presenta comunemente durante la prima infanzia; spesso recidivante, ha un forte impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle famiglie. Tra le nuove opzioni terapeutiche, c'è un crescente interesse per i probiotici: è stato, infatti, ampiamente dimostrato che sono in grado di influenzare la composizione della flora intestinale e possono avere effetti immunomodulatori. Dagli studi effettuati fino ad oggi il ceppo batterico che mostra una certa efficacia sulla patologia è il Lactobacillus rhamnosis, da solo o in associazione con altri ceppi. La Dermatite atopica infantile può essere associata ad allergia alimentare, in genere, però, le diete ad eliminazione come trattamento non sono raccomandate dato che non hanno dimostrato un netto miglioramento dei sintomi. Risultati promettenti arrivano dal controllo dell'uso di additivi alimentari in pazienti adulti con restrizioni in materia di conservanti (acido ascorbico e coloranti). Ha mostrato un buon miglioramento la supplementazione di integratori a base di olio di pesce, DHA, vitamina D e vitamina E in diversi studi randomizzati; in particolare è sotto i riflettori la vitamina D dato che si conoscono i suoi effetti sul sistema immunitario: un numero crescente di prove collega questa vitamina alla Dermatite atopica, ma le conclusioni non sono unanimi quindi bisognerà continuare a svolgere studi e prove per chiarirne l'azione.
La Vitiligine è una malattia infiammatoria della cute che prevede depigmentazione progressiva dovuta alla perdita di melanociti dall'epidermide. Colpisce ugualmente donne e uomini e può verificarsi a qualsiasi età. Il cardine del trattamento rimane l'uso di corticosteroidi topici, inibitori della calcineurina e la terapia UVB. L'origine della malattia è tutt'ora sconosciuta ed oltre alla teoria autoimmune, diversi gruppi hanno recentemente dimostrato il coinvolgimento dello stress ossidativo. Si conferma il ruolo della vitamina C associata a bioflavonoidi, vitamina E e Betacarotene oltre al Glutatione ed al Selenio per il miglioramento della patologia. Anche la vitamina D è in fase di studio dato che ha dimostrato di avere effetti stimolanti sui melanociti. Le vitamine del gruppo B, in particolare la B12, hanno dimostrato ottimi risultati sia in monoterapia sia inassociazione con Zinco e acido Folico.
Si stanno facendo molti studi relativi al ruolo della nutrizione nel caso di queste malattie infiammatorie della pelle, con particolare attenzione alle specifiche modificazioni dietetiche in aggiunta o alternativa alla terapia convenzionale.